Le disfonie sono alterazioni della voce che possono essere legate a vere e proprie alterazioni morfologiche delle corde vocali (per esempio noduli, polipi, ecc), oppure ad uno scorretto o eccessivo uso della voce con conseguente sforzo vocale.
La disfonia può colpire tutti i gruppi di età. Percentuali più elevate si sono rilevate nelle persone che fanno un uso professionale della voce, come gli insegnanti, i televenditori e gli istruttori di aerobica, con un maggiore interessamento delle donne rispetto agli uomini.
L’età pediatrica è particolarmente a rischio di disfonia poiché la laringe infantile è più fragile e i sintomi iniziali di alterazione della voce spesso vengono sottovalutati per l’elevata frequenze di patologie a carico delle alte vie aeree che mascherano l’origine funzionale di un disturbo vocale.
Inoltre le condizioni scolastiche inducono spesso i bambini all’abuso continuato della voce e il bambino fa fatica ad autolimitarsi nell’uso di essa in situazioni a rischio o in corso di affezioni alle vie aeree.
Quali sintomi possono farci sospettare una disfonia?
– raucedine;
– desiderio di tossire;
– affaticamento vocale fino all’abbassamento di voce o alla totale mancanza di voce;
– bruciore alla gola;
– dolori faringo-laringei;
– voce che si spezza mentre si parla;
– affaticamento a livello cervicale.
Il medico che si occupa di valutare la voce nelle sue caratteristiche e di analizzare l’integrità del piano glottico, è l’otorinolaringoiatra o il foniatra. Esso ha inoltre l’importante compito di indirizzare il paziente verso un adeguato piano di intervento.
Il trattamento della disfonia può essere di tipo logopedico, il quale è volto a dare al paziente le norme di igiene vocale e ad impostare un corretto e funzionale meccanismo fonatorio soprattutto grazie all’acquisizione della capacità di autopercezione.